Comunicato stampa Campionati del Mondo

FRANCIA CERCA IL BIS NELLA GARA A SQUADRE AL MONDIALE TRIALS VAL DI SOLE 2016 A VERMIGLIO L'ITALIA DEL CT ROCCHETTI PUNTA A DIFENDERE IL QUINTO POSTO 2015

29 agosto 2016 - 17:26

FRANCIA CERCA IL BIS NELLA GARA A SQUADRE AL MONDIALE TRIALS VAL DI SOLE 2016
A VERMIGLIO L’ITALIA DEL CT ROCCHETTI PUNTA A DIFENDERE IL QUINTO POSTO 2015

VERMIGLIO (VAL DI SOLE – TRENTINO), 29 agosto 2016 - Occhi puntati sulla Francia nella gara a squadre di Trials che domani ai laghetti di San Leonardo a Vermiglio aprirà il programma dei Campionati del Mondo UCI Mountain Bike &Trials Val di Sole 2016. I francesi sono i campioni in carica in questa specialità. Nell’esordio ad Andorra che vide salire sul podio nell’ordine anche Svizzera e Germania. Ma domani, sul nuovissimo campo di gara allestito nella piana di San Giacomo a Vermiglio, che molti esperti del settore hanno giudicato una vera e propria opera d’arte a cielo aperto, al podio puntano decisamente anche Spagna, Rep. Ceca e Giappone. Poi da mercoledì spazio al Mondiale Master di Cross Country e quindi venerdì e sabato le gare individuali del Trials. (FOTO)

L’ITALIA PUNTA A RIPETERE IL QUINDI POSTO 2015. In quartetto azzurro è composto da Diego Bani (Elite 26”) di Bergamo, Francesco Policante (Elite 20”) di Lazise – Verona, il campione italiano Giulio Porcario (Jr 26”) (FOTO) di Ivrea e il vicecampione italiano Stefano Ravarelli (jr 20”) di Milano. A disposizione vi è il campione d’Italia Andrea Pilo (FOTO) di Milano. Tutti si sono allenati a lungo in Val di Sole per cercare di sfruttare il “fattore campo” e migliorare il quinto posto di Andorra 2015. Un lungo camp coronato dall’esibizione fatta durante il ritiro del Napoli a luglio. “Lo scorso anno la gara era una novità e abbiamo sfruttato al meglio le possibilità offerte – spiega il Ct azzurro Angelo Rocchetti – qui in Val di Sole entriamo nell’ambito di una realtà consolidata e ripetere il quinto posto sarebbe certamente un risultato positivo. Poi è chiaro che le gare si devono disputare. Devo fare i complimenti agli organizzatori perché il percorso è molto tecnico, interessante, con passaggi belli ed anche di nuova concezione. Ci sono dei passaggi anche di potenza che certamente favoriranno le solite nazioni con maggiore tecnica: Francia, Svizzera, Germania, Spagna, Repubblica Ceca e Giappone. Per quanto riguarda i nostri ragazzi spero solo che non piova, non siamo abituati a gareggiare in queste condizioni che decisamente ci penalizzano. Spero proprio nel sole”. (FOTO ALLENAMENTO AZZURRI)

LA PIAZZOLA DELLA GARA A SQUADRE PREVEDE CINQUE BLOCCHI DA SUPERARE, ognuno dei quali ha quattro differenti livelli di difficoltà, che assegnano tra i 10 e i 40 punti. Basilare è evitare l’errore. Nel mettere il piede a terra il concorrente in gara si autoelimina e perde la possibilità di concludere il percorso, mantenendo per la classifica esclusivamente i punteggi conquistati sino a quel momento. Come spiega Marco Patrizi, uno degli esperti di Trials in Italia, “si tratta di una gara che abbina l’aspetto tattico alla forza degli atleti. Basilare è scegliere la difficoltà e il relativo punteggio in ogni blocco per cercare di accumulare il maggior punteggio possibile. Si deve scegliere correttamente tra la voglia di conquistare molti punti scegliendo i tracciati più difficili ma con un alto rischio di errore e la scelta del tracciato meno rischioso ma meno remunerativo ai fini della classifica”.

IL CAMPO DI GARA È INTERAMENTE NATURALE CON ACQUA, PIETRE E LEGNO. “Questa dei Laghetti di Vermiglio è una zona davvero invidiabile per le sue caratteristiche naturali - spiega Bordati - e soprattutto per la vicinanza al paese. La natura fuori dalla porta di casa si potrebbe dire. Con la squadra di volontari e di tracciatori abbiamo cercato di sfruttare al massimo le caratteristiche naturali di questa zona: pietre e sassi già esistenti, l’acqua e poi il legno, lavorato come un’opera d’arte. Il corso della Vermigliana sarà teatro delle gare di semifinali mentre la zona più vicina al Centro Fondo sarà la base per le gare di finali, tecnicamente più impegnative. E qui all’acqua si sostituisce il legno, altro prodotto naturale della Val di Sole. Vi è poi una parte in cemento, creata ad hoc con manufatti in commercio, realizzata su richiesta dell’Uci per elevare ulteriormente le difficoltà tecniche di gara”.

IL NUOVISSIMO TRIALS PARK È STATO REALIZZATO A TEMPO DI RECORD dal Comitato presieduto da Aldo Bordati. Nella piana caratterizzata da laghetti e dal fiume è stata creato un affascinante percorso di gare sfruttando tutte le risorse naturali a disposizione: legno, pietre, laghetti e corsi d’acqua. A caratterizzare il Bike Trials vi sono poi due vere e proprie opere d’arte, create dall’artista di Vermiglio Lino Mosconi e assemblate dai volontari sotto la supervisione del tracciatore Marco Patrizi: la piazzola Trentino che assomiglia vagamente ad un gigantesco Shanghai realizzato con i tronchi che sostituiscono i bastoncini e una serie di incisioni artistiche dei tronchi i colori del gioco cinese. La secondo piazzola è stata creata con le gigantesche lettere che compongono il nome Val di Sole. In mezzo si trovano le altre due piazzole Consorzio Adamello Ski Ponte di Legno Tonale e Hde - Hydro Dolomiti Energia, caratterizzate dai giganteschi sassi e una turbina per la produzione idroelettrica.

LA MTB MONDIALE DOVE C’ERA LA COPPA DEL MONDO DI SCI NORDICO, perche nella piana di Vermiglio dove corre anche il tracciato di Cross Country dei mondiali Master in passato si gareggiò con gli Internazionali d’Italia di MTB e anche con le storiche gare di Coppa del Mondo di sci nordico. Qui hanno sciato alcuni tra i grandi protagonisti azzurri: Giorgio Vanzetta, Maurilio De Zolt, Ploner, Polvara…. Manuela Di Centa e le altre campionesse. Proprio il Trofeo Val di Sole è rimasto nella storia del fondo per essere stata la prima prova ad ospitare nel 1988 la Combinata Gundersen con una gara di 15Km a tecnica classica e una (il giorno dopo) di 15Km a tecnica libera. Vinse il grande “cigno svedese” Gunde Svan, che bollò la gara come troppo tattica, davanti al compagno Torgny Mogren e ai grandi norvegesi Mikkelsplass e Vegard Ulvang . Oltre il decimo posto finirono i futuri campioni olimpici azzurri Silvio Fauner, Giorgio Vanzetta, Marco Albarello e Maurilio De Zolt. Oggi la MTB sostituisce gli sci stretti, almeno d’estate. Ma la storia dei Campioni prosegue….

LA SPECIALITA’ DEL TRIALS regala grandi emozioni. È sempre individuale e, a differenza delle altre interpretazioni principali, non si svolge su un lungo anello pedalato, come ad esempio il cross country, o su una pista con importante dislivello negativo, come la discesa, si concentrandosi su una zona circoscritta. Questa può essere prettamente naturale, ricavata ad esempio in una cava, oppure completamente artificiale, in ogni caso con sezioni appositamente progettate. Due sono le biciclette speciali impiegate, con le gare suddivise in base al diametro delle ruote: 20” e 26”. I trialisti devono superare un percorso ad ostacoli, di varia ampiezza e difficoltà, entro un tempo imposto, con la classifica determinata sia dal responso cronometrico sia dal numero di penalità conseguite. Infatti, i rider non devono commettere errori, passando attraverso le sezioni controllate senza alcun contatto fisico con il terreno – ovvero senza poggiare i piedi a terra - ottenendo così il minimo punteggio di penalizzazione. 

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